Il movente nei delitti: che cos’è, quando conta e perché affascina tanto

2 Giugno 2025
movente

Image by Mohamed Hassan (Pixabay)

Tutti gli appassionati di serie tv crime o poliziesche, sicuramente, avranno già sentito parlare di movente.
Così, gli investigatori, oltre agli indizi, alle prove, ai testimoni e all’arma del delitto, devono cercare e capire anche qual è stato il movente di quel delitto.

In questo articolo vogliamo analizzare cos’è il movente, quando e quanto incide giuridicamente, quali sono i suoi limiti nel processo penale e perché è così centrale nel racconto dei delitti, sia nella realtà che nella fiction.

 

Movente e diritto penale: un chiarimento

Nel diritto penale, il movente è l’impulso psicologico che spinge una persona a compiere una determinata azione e a commettere un reato. È la ragione personale, profonda, soggettiva per cui un individuo decide di infrangere la legge.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il movente non è un elemento costitutivo del reato: questo significa che anche senza conoscere il movente un reato può comunque esistere perché ci sono sia l’elemento oggettivo (il fatto materiale) e l’elemento soggettivo (cioè il dolo o la colpa).

Un esempio semplice ci aiuterà a capire meglio: se un uomo spara ad una persona, uccidendola, e ci sono testimoni che hanno assistito alla scena, è probabile e possibile che egli venga condannato per il reato di omicidio,  e questo anche se non si sa “perché” l’abbia fatto.

Dall’altro lato, però, il movente può avere un grande peso nell’interpretazione del comportamento dell’imputato, nel processo e nella misura della pena e può essere un indizio rilevante nel processo penale, soprattutto quando le prove dirette mancano.

Tornando all’esempio di prima: se un uomo spara ad una persona, uccidendola, ma in questo senza alcun testimone, il fatto che le due persone si conoscessero e fossero in lite tra di loro per un’eredità o per altri motivi, in mancanza di prove (non ci sono testimoni) il movente potrebbe rafforzerebbe l’ipotesi accusatoria.

 

Il movente nella valutazione della pena

Anche se non è necessario per provare la responsabilità penale, il movente può comunque influenzare la misura della pena (ndr: su come si calcola la durata della pena vi rimandiamo a questo altro articolo). Questo accade quando il giudice valuta la gravità del reato e il grado di pericolosità sociale dell’imputato.

Anche qui un paio di esempi ci permetteranno di capire meglio questo concetto:

  • un omicidio commesso per vendetta personale o per motivi futili o abietti (come l’invidia, il desiderio di possesso, l’odio razziale) può portare a un aggravamento della pena;
  • viceversa, un omicidio avvenuto in un contesto di esasperazione o legato a forti pressioni psicologiche o sociali può essere valutato in modo più indulgente.

Il movente, quindi, in un caso o nell’altro ci consente di comprendere meglio un delitto e di interpretarlo anche alla luce dei pensieri e dei ragionamenti delle singole persone coinvolte.

 

Il fascino, anche morboso, del movente: tra cronaca e fiction

Pur non essendo un elemento essenziale per poter arrivare alla condanna di una persona, è innegabile che il movente abbia un ruolo particolare nelle vicende delittuose.
Non basta sapere chi è l’assassino: vogliamo sapere anche il perché.

È proprio per questo fascino, anche per certi versi morboso, che il movente diventa spesso il cuore della trama ed è il dettaglio che più ci colpisce.

Questo vale tanto nei gialli quanto nei processi reali.

Attenzione, però: non tutti i moventi sono chiari, e in alcuni casi possono essere addirittura solo ipotizzati ma mai dimostrati.
Per venire a famosi casi di cronaca nera, nel caso dell’omicidio di Meredith Kercher, avvenuto a Perugia nel 2007, si ipotizzò che il movente fosse un gioco erotico degenerato, ma questo passaggio non venne mai chiarito fino in fondo.

Così, ancora, nel delitto di Garlasco si parlò di moventi di vario genere e vennero formulate varie ipotesi, ma il movente dell’omicidio non venne mai individuato.

Dunque, nel processo penale il movente non è un elemento essenziale per arrivare ad una condanna ma può comunque rafforzare le prove, influenzare la pena e aiutare a ricostruire la dinamica del crimine. Ma resta comunque un elemento psicologico, e perciò sfuggente, interpretabile, a volte enigmatico.

 

(Anche) Questo articolo è stato scritto da una persona, non da una macchina!
Questo è Diritto-Pop!

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