Gratuito Patrocinio: cos’è, come funziona e chi ne ha diritto

10 Maggio 2025

gratuito patrocinioPartiamo col botto!

Art. 24 della Costituzione Italiana
Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi.
La difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento.
Sono assicurati ai non abbienti, con appositi istituti, i mezzi per agire e difendersi davanti ad ogni giurisdizione… ecc ecc.

Avete letto bene, – anche perché ve lo abbiamo evidenziato! -, la Costituzione Italiana garantisce ai non abbienti i mezzi (ndr: leggi “l’avvocato lo paga lo Stato”) per agire e difendersi davanti a tutti i Tribunali. Si tratta del gratuito patrocinio, uno strumento fondamentale del nostro ordinamento giuridico, pensato proprio per garantire l’accesso alla giustizia anche a chi si trova in difficoltà economiche.
Grazie al gratuito patrocinio, infatti, è possibile ottenere l’assistenza legale di un avvocato senza dover sostenere le spese legali, questo, però, a patto  di rispettare determinati requisiti.

 

Cos’è il gratuito patrocinio?

Come abbiamo detto, la Costituzione prevede a favore delle persone non abbienti, cioè a chi non ha sufficienti risorse economiche, di ottenere assistenza legale gratuita in ambito civile, penale, amministrativo, contabile e tributario.
Tecnicamente si chiama patrocinio a spese dello Stato ed oltre ad essere previsto dalla nostra Costituzione è regolamentato da un particolare atto del Presidente della Repubblica (il D.P.R., che sta per Decreto del Presidente della Repubblica, in questo caso il n. 115/2002, ma questo ci interessa poco).

 

Chi ha diritto al gratuito patrocinio?

Hanno diritto al gratuito patrocinio tutti i cittadini italiani, i cittadini stranieri regolarmente soggiornanti in Italia e gli apolidi (cioè le persone che non hanno nessuna cittadinanza), purché abbiano un reddito annuo imponibile, risultante dall’ultima dichiarazione dei redditi, non superiore alla soglia prevista per legge.
che viene aggiornata periodicamente.

 

Requisiti di Reddito

Per poter richiedere ed ottenere il gratuito patrocinio è necessario rispettare un requisito fondamentale, cioè quello di non superare un limite di reddito fissato dalla legge. Questo limite viene aggiornato periodicamente dal Ministero della Giustizia. generalmente ogni due anni, in base alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati. L’ultimo aggiornamento è stato effettuato nel 2023 ed ha fissato il limite ad euro 12.838,01.
Il reddito da considerare è il reddito annuo imponibile, risultante dall’ultima dichiarazione.

Anno Limite di Reddito (€)
2023 12.838,01
2021 11.746,68
2019 11.493,82
2017 11.528,41
2015 11.528,41

In caso di nuclei familiari, si considerano i redditi di tutti i membri del nucleo familiare e i limiti sopra indicati deve essere aumentati di euro 1.032,91 per ognuno dei familiari conviventi.

Nota importante: il limite di reddito da rispettare per poter richiedere ed ottenere il gratuito patrocinio viene calcolato in maniera differente dall’ISEE. S

 

Come richiedere il gratuito patrocinio

Per poter accedere al gratuito patrocinio, è necessario presentare una domanda presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati del tribunale competente.
L’Ordine degli Avvocati valuterà la richiesta e, se approvata, verrà assegnato un avvocato che presterà la propria assistenza a spese dello Stato.

 

Cosa non copre il gratuito patrocinio

Per evitare spiacevoli sorprese, bisogna però sapere che il gratuito patrocinio non copre tutte le spese legali. Restano, infatti, a carico della persona ammessa al gratuito patrocinio eventuali spese da pagare per eventuali periti o i consulenti tecnici di parte (c.d. CTP) nonché, in caso si perdesse la causa, le spese legali del legale avversario.

 

(Anche) Questo articolo è stato scritto da una persona, non da una macchina!
Questo è Diritto-Pop!