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Immagina che tuo nonno ti dica:
“Ho deciso di intestarti la mia casa al mare. Però, finché campo, ci voglio andare io“.
Quindi, tu diventi proprietario della casa (o qualcosa di simile, come vedremo tra poco), ma tuo nonno continua a viverci e a godersela come prima. In termini giuridici, tuo nonno ha mantenuto l’usufrutto dell’immobile, mentre tu hai ricevuto la nuda proprietà.
Potremmo dire che l’usufrutto è un diritto, come la proprietà, però un po’ meno. Ma cosa significa esattamente usufrutto? Chi è l’usufruttuario?
Chi sono i protagonisti dell’usufrutto?
Prima di arrivare alle definizioni, partiamo dai protagonisti.
I protagonisti siete tu e tuo nonno. Dal punto di vista della legge, però, tuo nonno è l’usufruttuario, cioè colui che gode del bene mentre tu sei il nudo proprietario, hai la proprietà “nuda”, cioè senza il diritto di godimento. Diventerà pieno proprietario solo alla fine dell’usufrutto.
Spiegamoci meglio con i numeri.
se la proprietà (che se non si aggiunge altro, si dice “piena proprietà”) vale 10, allora l’usufrutto può valere 1, 2, 3, …, 9, ma non 10. E quello che manca dov’è finito? il valore che manca è quello della nuda proprietà
Quindi PIENA PROPRIETÀ = USUFRUTTO + NUDA PROPRIETÀ
ma dal momento che stiamo parlando di usufrutto,
USUFRUTTO = PIENA PROPRIETÀ – NUDA PROPRIETÀ.
Tipologia | Definizione | Esempio (valore immobile = € 100.000) |
---|---|---|
Piena proprietà | Chi possiede sia l’usufrutto che la nuda proprietà: può usare, vendere, affittare o abitare il bene liberamente. | Valore: € 100.000 |
Usufrutto | Diritto di usare il bene e trarne utilità (ad esempio viverci o affittarlo), senza esserne proprietario. | Valore indicativo: € 30.000 (usufruttuario di 75 anni) |
Nuda proprietà | Diritto di proprietà “senza godimento”: si acquisisce l’uso pieno solo alla fine dell’usufrutto. | Valore indicativo: € 70.000 (complementare all’usufrutto) |
N.B.: i valori dell’usufrutto dipendono dall’età dell’usufruttuario. Più è giovane, maggiore è il valore del suo diritto.
Definizione semplice dell’usufrutto
Secondo l’art. 981 del Codice Civile, l’usufrutto è:
“il diritto di godere di un bene altrui, traendone ogni utilità che ne può dare, ma con l’obbligo di non mutarne la destinazione economica.”
Tradotto in parole semplici:
l’usufruttuario (tuo nonno) può vivere nella casa, affittarla e incassare l’affitto, ma non può venderla, né trasformarla in un albergo, e tu non sei il proprietario, almeno fino a quando c’è l’usufrutto.
Come si costituisce e quanto dura l’usufrutto?
L’usufrutto si costituisce nei casi previsti per legge (ad esempio, a favore del coniuge superstite), in forza di un contratto, per testamento o per usucapione (se qualcuno ha usato un bene come usufruttuario per oltre 20 anni in modo pacifico e continuativo).
Se è a favore di una persona fisica, può avere una durata determinata (ad esempio, 5 anni) o durare per tutta la vita dell’usufruttuario, ma non oltre questa.
Se è a favore di una persona giuridica (es. un’associazione), non può durare più di 30 anni.
Una volta finito, l’usufrutto si estingue automaticamente e il nudo proprietario diventa pieno proprietario, senza bisogno di fare nulla.
Hai capito cos’è l’usufrutto? Se hai ancora dubbi… chiedi a tuo nonno!
(Anche) Questo articolo è stato scritto da una persona, non da una macchina!
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