L’Europa può imporci una legge? – SPECIALE MATURITÀ

10 Giugno 2025

europaQuando sentiamo dire a un politico: “Ce lo chiede l’Europa!”, sta raccontando una bugia solo per motivi di propaganda?
Oppure l’Unione Europea impone davvero le sue regole agli Stati, senza possibilità di scelta?

Questa domanda è al centro del rapporto tra sovranità nazionale e diritto sovranazionale, uno dei temi più attuali del diritto pubblico e della cittadinanza europea.

 

Come funziona il diritto dell’Unione Europea?

L’Unione Europea non è uno Stato a tutti gli effetti, ma è comunque dotata di una propria autonomia giuridica e normativa. Gli Stati membri, aderendo ai Trattati europei (come il Trattato di Maastricht o quello di Lisbona), hanno volontariamente limitato alcune aree della propria sovranità, affidandole alle istituzioni europee.

In ambito europeo, le principali fonti normative sono:
– i Regolamenti: hanno portata generale, sono obbligatori in tutti i loro elementi e si applicano direttamente in ciascuno Stato membro, senza bisogno di una legge nazionale che li recepisca;
– le Direttive: sono vincolanti solo sul risultato da raggiungere, ma lasciano agli Stati la scelta dei mezzi e del termine per il recepimento. Lo Stato deve emanare norme interne per applicarle.
Di direttive e regolamenti ne abbiamo già parlato in un nostro precedente articolo. Tra le fonti normative ci sono poi:

– le Decisioni: vincolanti per i destinatari specifici (che possono essere Stati, imprese o individui);
– le Raccomandazioni e Pareri: non hanno valore vincolante, ma orientano l’azione degli Stati.

 

L’Italia e i vincoli europei

Secondo l’articolo 117 della Costituzione italiana:

“La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali.”

Questo significa che le fonti europee vincolanti hanno efficacia anche nel nostro ordinamento, e le leggi italiane devono essere conformi al diritto UE.
La Corte Costituzionale ha chiarito che il diritto europeo ha un primato rispetto alla legge nazionale, ma non sulla Costituzione, specialmente sui suoi principi fondamentali.

 

Qualche esempio concreto

Privacy e GDPR
Nel 2018 è entrato in vigore il Regolamento UE n. 2016/679 (GDPR) sulla protezione dei dati personali. Trattandosi di un regolamento, è diventato automaticamente legge anche in Italia, senza bisogno di approvazione del Parlamento.

Plastica monouso
La Direttiva UE 2019/904 (cd. Single Use Plastic Directive) ha imposto agli Stati di vietare determinati prodotti in plastica monouso. Si tratta, per capirci meglio, della Direttiva che ha stabilito che, per i contenitori in plastica, i relativi tappi e coperchi debbano rimanere attaccati.
L’Italia ha recepito questa Direttiva con il D.lgs. 196/2021. Se non lo avesse fatto, avrebbe rischiato una procedura d’infrazione da parte della Commissione Europea.

Etichettatura energetica
L’obbligo di esporre l’etichetta energetica su elettrodomestici, lampadine e dispositivi è previsto dal Regolamento (UE) 2017/1369. Anche qui, la norma si applica direttamente, senza passaggi parlamentari.

 

Quale è il ruolo dell’Italia nell’Unione Europea?

L’Italia è uno dei Paesi fondatori dell’Unione Europea, già dal 1951, quando venne firmato il Trattato di Parigi che istituiva la Comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA).
All’interno delle Istituzioni Europee l’Italia non è un soggetto passivo, ma ha dei propri rappresentanti all’interno del Parlamento Europeo, del Consiglio dell’Unione Europea oltre che un commissario nella Commissione Europea e partecipa attivamente  alla formazione delle leggi europee

Da segnalare, poi, che la legge 24 dicembre 2012, n. 234 ha riformato organicamente le norme che regolano la partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della normativa europea, prevedendo tra l’altro un è previsto un rafforzamento della partecipazione delle regioni, delle province autonome e delle autonomie locali al processo di formazione degli atti dell’UE.

 

Diritto UE vs Diritto italiano: chi vince?

In caso di contrasto tra una legge italiana e una norma europea vincolante, prevale la norma europea.
Questo principio è riconosciuto sia dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, sia dalla Corte Costituzionale italiana, che parla di “primato del diritto europeo”.

Ma attenzione: la Costituzione italiana resta superiore, soprattutto nei suoi principi fondamentali (come la dignità, la libertà, l’uguaglianza). L’Europa non può violare la nostra Costituzione, e in caso di conflitto grave la Corte Costituzionale può intervenire.

Quindi, per tornare alla domanda iniziale, ossia se l’Europa può imporci una legge, la risposta è sì, dal momento che ’Italia ha deciso, con atti volontari e costituzionali, di aderire e fare parte dell’Unione Europea, rispettandone le regole comuni.

 

(Anche) Questo articolo è stato scritto da una persona, non da una macchina!
Questo è Diritto-Pop! 

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