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Il termine Isee sta per Indicatore della Situazione Economica Equivalente ed è un documento fondamentale per chiunque voglia richiedere servizi, aiuti economici o contributi da parte dello Stato.
L’Isee non è altro che un numero che viene utilizzato in Italia per misurare la condizione economica dei nuclei familiari e, come vedremo tra poco, viene calcolato sulla base della situazione reddituale e patrimoniale delle famiglie.
Si tratta di una sorta di fotografia della nostra condizione economica-finanziaria, più l’ISEE è alto, meno saranno i bonus ed agevolazioni che è possibile richiedere (ndr: attenzione, però! dichiarare il falso in sede di dichiarazione dei redditi e isee è un reato penale).
Sulla rete è possibile trovare qualsiasi cosa sull’Isee, ma le cose che è indispensabile (e più che sufficiente) sapere sono 3, parola di Diritto Pop!
1) Come si calcola l’ISEE?
Il calcolo dell’ISEE si basa sui redditi e sul patrimonio di ciascun componente del nucleo familiare, calcolati in rapporto al numero dei soggetti che fanno parte dello stesso nucleo.
Come riferimento si prendono i redditi e i patrimoni riferiti al 31 dicembre del secondo anno solare precedente: quindi, per capirci, se oggi, e siamo nel 2025, volessimo richiedere l’Isee dovremmo guardare i nostri redditi e patrimoni che avevamo al 31 dicembre 2023.
Il valore dell’ISEE si ottiene sommando il reddito complessivo del nucleo familiare + il (20% del) patrimonio mobiliare e immobiliare. Il totale va poi diviso per un parametro di equivalenza, stabilito in base al numero dei componenti del nucleo familiare.
N.B.: non dobbiamo preoccuparci più di tanto di come fare i calcoli perché questi vengono fatti direttamente dal sito dell’Inps (o dal Caf)! 🙂
2) Quali sono le tipologie di ISEE
Non esiste un solo Isee, ma ce ne sono diversi tipi a seconda delle prestazioni o agevolazioni che si vogliono richiedere.
Oltre all’Isee ordinario o standard, che vale per la maggior parte delle prestazioni, le altre tipologie principali sono:
- ISEE università
È destinato agli studenti che vogliono poter accedere alle prestazioni per il diritto allo studio universitario.
In particolare, dovranno essere fornite le informazioni relative al proprio nucleo familiare e se lo studenti non risulterà avere un nucleo familiare “autonomo” (per essere considerati autonomi bisogna soddisfare entrambi i requisiti: residenza fuori dalla casa di abitazione da almeno due anni e presenza di adeguata capacità di reddito) viene “attratto”, solo per le prestazioni universitarie, nel nucleo dei propri genitori, pur avendo diversa residenza.
- ISEE socio sanitario
Serve per l’accesso alle prestazioni sociosanitarie come l’assistenza domiciliare per le persone con disabilità e/o non autosufficienti, l’ospitalità alberghiera presso strutture residenziali e semiresidenziali per le persone che non possono essere assistite a domicilio.
Le persone disabili maggiorenni possono scegliere un nucleo più ristretto rispetto a quello ordinario. Per esempio, una persona maggiorenne disabile non coniugata e senza figli, che vive con i genitori, in sede di calcolo ISEE può dichiarare solo i suoi redditi e patrimoni.
Ci sono poi l’Isee socio sanitario residenze, che si applica alle prestazioni residenziali, come i ricoveri presso Residenze Socio Sanitarie Assistenziali e l’Isee minorenni con genitori non coniugati tra loro e non conviventi.
3) Come si ottiene
Dopo aver visto cos’è l’Isee e quanti tipi ne esistono, l’ultima cosa, fondamentale, da sapere è come richiedere ed ottenere l’Isee.
Per farlo bisogna compilare la DSU, che sta per Dichiarazione Sostitutiva Unica, un documento che contiene, oltre ai dati anagrafici, anche quelli reddituali e patrimoniali della famiglia.
Nella compilazione della DSU sarà necessario fornire una serie di dati, il 730, il saldo e la giacenza media dei depositi bancari, eventuali interessi maturati da investimenti finanziari, contratti di affitto o misure catastali in caso di immobili di proprietà, prendendo a riferimento, come si diceva prima, il 31 dicembre del secondo anno solare precedente.
È possibile compilare la DSU online, collegandosi tramite lo SPID al sito dell’INPS, oppure rivolgendosi al Caf o al patronato.
La presentazione della DSU e quindi la richiesta dell’ISEE può essere effettuata direttamente dalla persona interessata oppure da un proprio rappresentante legale (ad es., procuratore generale, amministratore di sostegno o tutore).
(Anche) Questo articolo è stato scritto da una persona, non da una macchina!
Questo è Diritto-Pop!