Proprietà, usufrutto & Co.: tutto quello che devi sapere sui diritti reali (senza annoiarti)

diritti realiHai mai sentito parlare di proprietà, usufrutto, servitù o superficie e ti sei chiesto cosa significano davvero?
Questi, e altri, sono quelli che si chiamano diritti reali e in questo articolo ti spieghiamo tutto quello che devi sapere proprio su questo particolare tipo di diritti, con esempi semplici e pratici.
Però niente paroloni, niente noia ma nel nostro stile pop! Partiamo!

 

📌 Cosa sono i diritti reali?

“Res” in latino significa “cosa”, quindi i diritti reali sono quei diritti che una persona ha su una cosa, – non su una persona (come accade con i diritti di credito).
Questi diritti conferiscono a loro titolare un potere immediato e assoluto proprio su questa cosa: potere immediato significa che può essere esercitato senza bisogno  della cooperazione di altre persone, mentre potere assoluto vuol dire che vale nei confronti di tutte le altre persone.
I diritti reali sono legati indissolubilmente con una cosa, come se fossero attaccati alla cosa stessa (ndr: questa caratteristica si chiama “inerenza”), e proprio per questo il titolare può far valere il proprio diritto nei confronti di chiunque entri in contatto con quel bene.

Esempio: se compro una casa ne divento proprietario e posso abitarci senza dover chiedere il permesso a nessuno e il mio diritto vale nei confronti di tutti.

 

📌 Quali e quanti sono i diritti reali?

Il re dei diritti reali è la proprietà, cioè il diritto più completo che si possa avere su un bene.
Poi dobbiamo fare una distinzione.
Ci sono i diritti reali di godimento, che attribuiscono al titolare la facoltà di utilizzare e trarre utilità da un bene che appartiene ad un altro soggetto (il proprietario).
Sono considerati “limitati” perché comprimono il diritto di proprietà del titolare e sono l’usufrutto, l’uso, l’abitazione, la superficie, l’enfiteusi e le servitù.

Ci sono poi i diritti reali di garanzia, che hanno la funzione fondamentale di garantire un credito, e sono il pegno e l’ipoteca.
Per capire come funzionano questi diritti è necessario un breve esempio.
Per comprare casa chiediamo un mutuo alla banca. La banca per garantirsi che pagheremo le rate del mutuo iscrive un’ipoteca  sulla casa che stiamo comprando. Se per qualche motivo non ripagheremo il mutuo, la banca potrà far vendere la casa all’asta e recuperare così i soldi che ti ha prestato.
Quindi  i diritti reali di garanzia servono a dare al creditore (nell’esempio la banca) la sicurezza concreta (un bene specifico) su cui potersi rivalere nel caso in cui il debitore non paghi il suo debito.

Al di fuori di questi diritti reali non ne esistono altri, si dice infatti che il numero dei diritti reali è considerato un numero chiuso: questo significa che non si possono creare altri diritti reali oltre a quelli espressamente previsti dalla legge.

 

📌 Come si acquistano e si perdono i diritti reali?

Per farti un’idea veloce, i diritti reali si possono acquistare
– per contratto (es. compravendita)
– per successione (es. eredità)
– per legge o sentenza
– per usucapione

Si possono, però, perdere
– per vendita o rinuncia
– per prescrizione
– se il bene scompare (es. viene distrutto)

 

 

Conoscere i diritti reali ci aiuta a proteggere i nostri beni, fare scelte consapevoli (soprattutto su casa e famiglia) ed evitare litigi inutili.
Il diritto non è solo per “gli addetti ai lavori”. Il diritto è POP(ular), è per chi vive nel mondo reale.

(Anche) Questo articolo è stato scritto da una persona, non da una macchina!
Questo è Diritto-Pop!

Foto di Somben Chea: https://www.pexels.com/it-it/foto/swirl-candy-stick-1266105/